Onward – Recensione

Titolo originale: Onward

Anno di uscita: 2020

Genere: animazione, commedia, avventura

Regia: Dan Scanlon

TRAMA

In un mondo fantasy suburbano, due giovani fratelli elfi si imbarcano verso una straordinaria ricerca per scoprire se c’è ancora un po’ di magia rimasta nel mondo. Hanno perso il padre quando erano molto piccoli e scopriranno qualcosa su di lui durante il loro viaggio.

RECENSIONE

Film di animazione della casa di produzione Pixar Animation Studios.

Film che, se nei primi minuti sembra essere il solito film fantasy dei più basilari, con immagini di scene quasi clichè di quel genere, presto scopriamo che la piega che prende è molto originale: cosa succede se in un mondo medievale, in cui la magia la fa da padrone, la scienza prende il sopravvento? Succede quello che chiamiamo evoluzione e modernizzazione, quindi si parte dalla scoperta dell’elettricità, fino ad arrivare ad un mondo perfettamente civilizzato con smartphone e tutto ciò che si ha nel mondo reale del 2021. 

C’è solo una piccola differenza, ovviamente essendo un mondo fantasy, non ci sono semplici esseri umani, ma creature delle più svariate forme e caratteristiche, dai draghi ai folletti agli elfi e così via.

I nostri protagonisti sono infatti due elfi adolescenti: Barley, il fratello maggiore dal carattere molto vispo, sempre entusiasta ed energico, molto affezionato al fratello ed appassionato del mondo pre-moderno dove la magia era dominante. Ian, il fratello minore, ha invece un carattere molto introverso, impaurito e timido, decisamente in contrasto con Barley, ed è per questo motivo che non è affezionato esattamente allo stesso modo, considerandolo troppo irrequieto ed impulsivo.

Un giorno scopriranno un “dono” lasciato per loro dal padre defunto molti anni prima, tanto che Ian è cresciuto senza mai averlo davvero conosciuto, facendo partire un’avventura che li porterà a riscoprire quello che era la magia un tempo.

Un viaggio non solo letterale, con richiami al famosissimo gioco di ruolo fantasy “Dungeons & Dragons”, ma anche un viaggio interiore che porterà i due fratelli ad unirsi ancora più di prima, soprattutto per Ian nei confronti di Barley, che considerava troppo differente da lui. 

Una storia di crescita personale, di amicizia, e di accettazione di una perdita, il tutto raccontato senza troppi fronzoli e in modo che, come la Pixar ci sta abituando, sia grandi che piccoli possano apprezzarlo nei suoi vari livelli di profondità.

Ottime le caratterizzazioni di Tom Holland e Chris Pratt, che hanno ispirato anche la conformazioni dei due protagonisti, contribuendo alla loro bella resa sullo schermo per via del contrasto fisico oltre che mentale.

Per il reparto tecnico non c’è bisogno di aggiungere altro, è la Pixar. 

CONCLUSIONE

Chiunque guardi questo film ne rimarrà toccato, chi più chi meno, e penserà ad un suo caro che ormai non c’è più. In parte è lo scopo del film, che in questo modo si rende agli occhi dello spettatore estremamente empatico ed emozionante.

Voiceover

Nel tempo la magia lentamente svanì, ma io spero che resti un po’ di magia in voi

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