Klaus – Recensione

Titolo originale: Klaus
Anno di uscita: 2019
Genere: animazione, avventura
Regia: Sergio Pablos

Trama

Jesper, figlio viziato di una ricca famiglia nel mercato postale, frequenta con scarsi risultati un’accademia per postini, in quanto pigro e svogliato.
Il padre gli concede un’ultima possibilità di riscattarsi, mandandolo in un’isola sperduta del circolo polare artico, Smeerensburg, con l’obbiettivo di consegnare almeno 6000 lettere in un anno. Una volta giunto sull’isola, il figlio si renderà conto di quanto poco ospitale sia il luogo e i suoi abitanti, che sono divisi (letteralmente ai lati opposti della cittadina) in due fazioni: i Krum e gli Ellingboe
Scorre tutt’altro che buon sangue tra le due famiglie, da tempo non fanno altro che azzuffarsi e farsi dispetti a vicenda. Non lasciano che i loro figli giochino col figlio della famiglia rivale, figuriamoci scambiarsi lettere. Jesper, ormai disperato e quasi sul punto di arrendersi, un giorno si imbatterà in Klaus, un burbero boscaiolo e falegname che vive in solitudine, in una casa piena di giocattoli.

Recensione

L’ultima cosa che si può commentare alla fine della visione di questo film è che sia la solita storia su Babbo Natale da raccontare ai bambini. Qui infatti non ci troviamo di fronte a un Babbo Natale sempre allegro, che con la sua magica slitta volante distribuisce regali ai bambini.
Qui ci troviamo di fronte a Klaus, un semplice uomo di mezz’età che vive solo e che sembra aver perso una qualche scintilla nello sguardo. Un uomo all’apparenza burbero, ma che nasconde una fragilità interiore che lo rende un personaggio estremamente più interessante da un punto di vista narrativo.
Molto originale anche il cambiamento di tutti gli aspetti “magici” o comunque non realistici, come gli elfi o la slitta volante, da scoprire durante il film.
Storyline del protagonista, il postino Jesper, abbastanza canonica e già vista, ma comunque non spiacevole.

Conclusione

Disegni e animazioni sono una gioia per gli occhi, vale la pena guardare il film solo per quest’aspetto.

Un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro

Klaus

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