Una Donna Promettente – Recensione

Titolo originale: Promising young woman
Anno di uscita: 2020
Genere: Thriller, commedia
Regia: Emerald Fennell

TRAMA

Cassie è una donna giovane, divertente e affascinante. Tuttavia, senza amici, ancora a casa con i genitori e con un lavoro che non lascia molte speranze, è in realtà infelice e sola.
Passa le giornate a vivere un’esistenza triste e di notte vaga per i club, fingendosi ubriaca e raccattando uomini.
Ben presto però si pentirà delle sue scelte e, segnata da un tragico evento, cercherà vendetta contro coloro che l’hanno traumatizzata.

RECENSIONE

Film d’esordio per la regista Emerald Fennell, scritto e diretto da lei, e candidato a 5 premi Oscar, tra cui miglior film.

Film con temi contrastanti, come lo sono il thriller e la commedia in un unico film. Soprattutto se associamo il genere “commedia” e lo stile “pop” in un film in cui si parla di stupro. Il tutto poteva essere un disastro nelle mani sbagliate, ma fortunatamente il film è perfettamente riuscito nel suo intento, non ridicolizzando i pesanti temi trattati.

Cassie è una protagonista molto travagliata, con un carattere forte ma che in realtà nasconde una profonda ferita,dovuta alla perdita della sua amica dell’Università di medicina che facevano insieme.
Purtroppo la sua scomparsa non è dovuta ad eventi naturali, ma a seguito di un’aggressione e allo stupro che le è stato inflitto da un suo compagno di corso, evento traumatico che l’ha portata all’estrema decisione di togliersi la vita. La parola per descrivere “l’atto”non viene mai esplicitata nel film, negazione che aumenta la potenza del suo significato e del messaggio che si vuole mandare.
Altra decisione brillante è che non si vede mai Nina, la ragazza in questione. Questa scelta è stata fatta per non creare nessun commento sul suo possibile aspetto, e quindi portare a dire se quello che è successo è accaduto per la sua bellezza, stile, trucco o altro. Decisione ottima per non alterare la percezione dello spettatore, e far capire che non esiste nessuna scusa per commettere un’atrocità simile.

Cassie è distrutta emotivamente da questo evento, e la porta a girare per i locali fingendosi ubriaca per farsi adescare da uomini dai dubbi principi e vendicarsi su di loro e, in seguito, ai responsabili della morte di Nina.
Film che lascia poco spazio ai sentimentalismi, nessuno è veramente “buono”, neanche la protagonista, ed essenzialmente ti porta a non fidarti di nessuno dei personaggi. L’unico barlume di speranza sembra essere in un ex compagno di Università di Cassie, che riaccende in lei una piccola nota di felicità, e vedremo il loro rapporto evolversi in una maniera inaspettata (o forse no).

CONCLUSIONE

Lo stile del film è particolare, molto colorato e pop, in netto contrasto con i temi trattati ma efficace per la sua originalità, e Crey Mulligan (Cassie) ha costruito il suo personaggio con una nota grottesca e folle che ha reso il tutto molto più accattivante, ottima per una storia di rape and revenge dai risvolti inaspettati.

Oh santo cielo. Sapete? Ragazze come quella si mettono in pericolo. A quell’età dovrebbero saperlo, no?

Cit.

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